Gli incendi di vegetazione nelle aree di interfaccia (vicino agli insediamenti) costituiscono ogni anno una delle principali minacce a persone e beni ed inoltre al patrimonio ambientale e socio-economico del nostro Paese. Queste calamità comportano gravi conseguenze per la sicurezza delle persone e per la salvaguardia degli edifici (abitazioni e aziende).
La situazione sarà ancor più esacerbata per gli effetti che potrebbero essere generati dai cambiamenti climatici sugli incendi, sul suolo, e sui processi socio economici che ne deriverebbero, così da favorire il fenomeno della marginalizzazione di vaste aree per il progressivo abbandono delle attività agro-silvo-pastorali.
Tutti questi aspetti ci pongono di fronte alla necessità di indirizzare attenzione e risorse anche verso una costante attività di prevenzione, piuttosto che concentrare tutti gli sforzi nella fase di soccorso.
Disponibili il quaderno e la brochure con cui si forniscono alcuni consigli per autovalutare la sicurezza delle abitazioni realizzate in zone di interfaccia.
Le due pubblicazioni sono nate dalla collaborazione tra Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile e presentate recentemente dal presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, unitamente al Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.